venerdì, marzo 30, 2007

 

Adesso Lapo è guarito ......


mercoledì, marzo 28, 2007

 

L'ingegnere naufrago

Un giovane ingegnere decide finalmente di prendersi una vacanza nel Mar dei Caraibi. Purtroppo però, un giorno la nave affonda e l'uomo si ritrova su di un'isola deserta. Nessuna persona, nessun riferimento, niente di niente, solo banane e noci di cocco.
Dopo circa quattro mesi, mentre è disteso sulla spiaggia, stanco e disperato, vede una canoa, con a bordo la più bella e sensuale donna che abbia mai visto in vita sua, che sta remando verso di lui. Incredulo, l'ingegnere le chiede da dove arrivi e come abbia fatto ad arrivare fino a lì.
- Vengo dall'altra parte dell'isola - risponde lei - e sono arrivata sull'isola dopo che la mia nave ha fatto naufragio.
-Sei stata veramente fortunata ad avere con te una barca - risponde l'ingegnere.
- Oh... questa? - replica la donna - l'ho fatta con materiali che ho trovato sull'isola: i remi sono i rami dell'albero della gomma, ho intrecciato la parte inferiore con i rami delle palme, ed i lati e la chiglia li ho fatti da un albero di eucalipto.
-Ma... ma è impossibile - balbetta lui - non avevi attrezzi a disposizione!
-Oh, quello non era un problema. Dall'altra parte dell'isola c'è un insolito strato di roccia alluvionale. Ho scoperto che dandogli fuoco e portandolo ad una certa temperatura, si trasforma in duttile ferro forgiabile. Ho usato quello per costruire gli attrezzi, e gli attrezzi per procurarmi il materiale per la barca.
Il ragazzo è sbalordito.
-Remiamo fino al mio posto - dice la donna.
Così, dopo pochi minuti, attraccano ad un piccolo molo e, con fare da marinaio esperto, la donna lega la barca con una corda di canapa intrecciata, mentre l'ingegnere a momenti non cade in acqua dallo stupore.
Infatti, oltre al molo, di fronte a lui c'è un sentiero in pietra che porta ad un delizioso bungalow dipinto in blu e bianco. Una volta entrati, la donna dice con malizia:
- Non è molto, ma io la chiamo casa. Perché non ci sediamo e prendiamo un drink?
- Oh no, grazie - risponde stizzito - non ne posso assolutamente più di altro latte di cocco!
- Ma non è cocco. Ho un alambicco! Cosa ne dici di una pina-colada?
Provando a nascondere il sempre maggiore stupore, ed imbarazzo, l'uomo accetta di buon grado. Quindi iniziano a parlare, ed una volta che si sono raccontati le loro storie la donna annuncia provocante:
- Sto andando a mettermi qualcosa di più comodo. Perché non vai di là a farti una doccia ed a raderti? C'è un rasoio nell'armadietto.
Senza fare altre domande, l'uomo si reca nel bagno, dove oltre ad una doccia, trova anche il rasoio, fatto con un manico in osso e due superfici smerigliate tenute insieme e funzionanti grazie ad un qualche meccanismo.
- Questa donna e incredibile, meravigliosa. Chissà quale sarà la prossima sorpresa? Quando ritorna, la donna è stesa sul letto, e non indossa nient'altro che dei fiori strategicamente posizionati, mentre nella stanza si spande il profumo delle gardenie.
Lei lo invita a sederle accanto.
-Dimmi - inizia lei avvicinandosi all'ingegnere - siamo stati qui fuori per molto tempo. Tu sei stato solo, io sono stata sola. Sono sicura che c'è qualcosa che vorresti fare adesso, e che non hai potuto fare per tutti questi mesi. Adesso puoi... -ed una luce brilla nei suoi occhi.
L'ingegnere non può credere a quello che sta sentendo. Il suo cuore comincia a battere forte, si sente veramente fortunato.
-Vuoi... vuoi dire che... dopo tutto questo tempo... vuoi dire... che....posso realmente... controllare la mia e-mail da qui???

 

Esame di termodinamica

Un professore di termodinamica ha assegnato un'esercitazione a casa agli studenti del suo corso dilaurea. Il compito consisteva in una domanda: "L'inferno è esotermico o endotermico"? sostenete la risposta con delle prove.
La maggior parte degli studenti hanno cercato di dimostrare le proprie convinzioni citando la legge di Boyle - un gas si raffredda quando si espande e si riscalda quando viene compresso - o alcune sue varianti. Uno di loro, tuttavia, ha scritto quanto segue:

"Innanzitutto, dobbiamo sapere come cambia nel tempo la massa dell'inferno. E quindi abbiamo bisogno di stabilire i tassi di entrata e uscita dall'inferno delle anime. Credo che possiamo tranquillamente assumere che, quando un'anima entra all'inferno, non è destinata ad uscirne. Quindi, nessun anima esce. Per quanto riguarda il numero delle anime che fanno il loro ingresso all'inferno, prendiamo in considerazione le diverse religioni attualmente esistenti al mondo. Un numero significativo di esse sostiene che se non sei un membro di quella stessa religione andrai all'inferno. Siccome di queste religioni ce n'è più di una, e visto che le persone abbracciano una sola fede per volta, possiamo dedurne che tutte le persone e tutte le anime finiscono all'inferno.
Dunque, stanti gli attuali tassi di natalità e mortalità della popolazione mondiale, possiamo attenderci una crescita esponenziale del numero di anime presenti all'inferno.
Ora rivolgiamo l'attenzione al tasso di espansione dell'inferno, poiché la legge di Boyle afferma che, per mantenere stabile la temperatura e la pressione dentro l'inferno, il volume dello stesso deve crescere proporzionalmente all'ingresso delle anime.
Questo ci da due possibilità:
1. Se l'inferno si espande a una velocità minore di quella dell'ingresso delle anime, allora temperatura e pressione saranno destinate a crescere, fino a farlo esplodere;
2. Naturalmente se l'inferno si espande più velocemente del tasso d'ingresso delle anime, allora temperatura e pressione scenderanno fino a quando l'inferno non si congelerà.
Dunque, quale delle due è l'ipotesi corretta? Se accettiamo il postulato comunicatomi dalla signorina Teresa Baghini durante il mio primo anno all'università, secondo il quale: " farà molto freddo all'inferno prima che io te la dia", e considerato che ancora non ho avuto successo nel tentativo di avere una relazione sessuale con Lei, allora l'ipotesi 2 non può essere vera. Quindi l'inferno è esotermico".

Lo studente ha preso l'unico 30.

lunedì, marzo 26, 2007

 

Il Pannolino - Ciò che accade quando lo si cambia

1. Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni:
a) perché lo dice la mamma;
b) perché lo dice la suocera;
c) perché il bimbo ha cagato.
Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticità.
Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della merda.
Di solito accade così:
La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e piuttosto cretina:
'E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino... Cosa ha fatto l'angioletto?'
Poi la mamma va di là e vomita.

A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra.
Il padre di destra dice: 'Che schifo!' e chiama la tata.
Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.
2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio. Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza.
Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino.
Far star fermo il bambino su quel piano è come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino.

E' fondamentale non distrarsi mai.
Il neonato medio non è in grado quasi di girarsi sul fianco ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua.
Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.
3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso".
E' il momento della verità.
Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre.
La zaffata è impressionante.
E'singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio.
Ma tant'è: non c'è niente da fare.
O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza.
Io, ad esempio, mi son convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt.
Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna.
Se guardate è più difficile.
Ma senza guardare... Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati:
adesso quando apro uno yogurt sento odor di merda.
4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina. Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una.
Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta.
Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette.
A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa si stare appesa come un idiota, dà uno strattone: se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un po' di cacca in giro.
Tamponate ovunque con le salviettine profumate.
Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo.
A quel punto la vostra situazione è: nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio.
Nella mano destra, una bomba chimica.
5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra.
Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria.
Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da li spariranno nell'underground dei vostri vestiti.
La sera ne troverete traccia nei calzini.
Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calvè e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto avete praticamente finito.
A quel punto il bambino fa pipì.
6. Il bambino non fa ... caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un istintivo salto indietro.
Errore.
La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto.
7. Prendere il pannolino nuovo:
Capire qual è il lato davanti (di solito c'è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli). Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema è stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude. Sì, ma quanto si chiude? Così è troppo stretto, così è troppo largo, così è troppo stretto, così è troppo largo.
Si può arrivare anche ad una ventina di tentativi.
E' in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.
8. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino. E' questo il momento degli automatici. Quando Dio cacciò gli uomini dal paradiso terrestre disse: partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con gli automatici.
Per chiudere un automatico bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale. Il numero degli automatici presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari.
9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrosserà. Pensate ai bambini in Africa e concludete: si arrossirà, e che sarà mai. Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiederà: 'L'hai messo il borotalco?'. Voi direte: 'Sì'. Con convinzione.
10. Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis. Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con sé stesso. Per almeno tre ore è convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa di Calcutta.
Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po' di destra.
Alcuni si spingono fino a consultare il settore 'Decappottabili' su Gente & Motori.
Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù. Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano.
In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.

martedì, marzo 20, 2007

 

lo sapevi che ...

.....che è impossibile succhiarsi il gomito.

.......che la Coca Cola era originariamente verde.

...che è possibile fare salire le scale ad una vacca ma non fargliele scendere.

...che il gracchiare di un'anatra (Quac, quac) non fa eco e nessuno sa perchè.

...che ogni re delle carte rappresenta un grande re della storia:
Picche: Re David.
Fiori: Alessandro Magno.
Cuori: Carlomagno.
Quadri: Giulio Cesare.

.......che moltiplicando 111.111.111 x 111.111.111 si ottiene
12.345.678.987.654.321.

.....che se una statua nel parco di una persona a cavallo ha due piedi
alzati, la persona è morta in combattimento, se il cavallo ha una
delle zampe anteriori alzate, la persona è morta ferita in
combattimento, se il cavallo ha le quattro zampe per terra, la persona
è morta per cause naturali.

.......che il nome Jeep viene dall'abbreviazione dell'esercito americano auto per le "General Purpose", cioè " G.P." pronunciato in inglese.

.......che è impossibile starnutire con gli occhi aperti.

.....che i destri vivono in media nove anni più dei mancini.

.......che lo scarafaggio può vivere nove giorni senza la sua testa, prima di morire.... di fame.

.......che gli elefanti sono gli unici animali del creato che non possono saltare.

.......che una persona normale ride circa 15 volte al giorno.

.......che la parola cimitero proviene dal greco koimetirion che significa: dormitorio.

.......che nell'antica Inghilterra la gente non poteva fare sesso
senza tener conto del consenso del Re (a meno che non si trattasse di
un membro della famiglia reale). Quando la gente voleva un figlio
doveva chiedere permesso al re, il quale consegnava una targhetta che
dovevano appendere fuori dalla porta mentre avevano rapporti. La
targhetta diceva "Fornication Under Consent of the King" (F.U.C.K.).
Questa è l'origine della parola.

.......che durante la guerra di secessione, quando tornavano le truppe
ai loro quartieri senza avere nessun caduto, mettevano su una grande
lavagna "0 Killed" (zero morti). Da qui proviene l'espressione " O.K." per
dire va bene.

.......che nei conventi durante la lettura delle sacre scritture,
quando ci si riferiva a San Giuseppe (San Joséin spagnolo), dicevano
sempre "Pater Putatibus" e per semplificare " P.P.". Ecco perchè si
chiamano "Pepe" tutti quelli che si chiamano José.

.......che nel Nuovo Testamento nel libro di San Matteo dice che "è
più facile che un cammello passi per la cruna di un ago piuttosto che
un ricco entri nel Regno dei Cieli". Il problema è che san Geronimo,
il traduttore del testo, interpretó la parola "Kamelos" come
cammello, quando in realtà in greco "Kamelos" è quel cavo d'ormeggio
utilizzato per legare le barche ai moli. In definitiva il senso della
frase è lo stesso ma quale vi sembra più coerente?

.........che quando i conquistatori inglesi arrivarono in Australia,
si spaventarono nel vedere degli strani animali che facevano salti
incredibili. Chiamarono immediatamente uno del luogo (gli indigeni
australiani erano estremamente pacifici) e cercarono di fare domande
con i gesti. Sentendo che l'indio diceva sempre "Kan Ghu Ru"
adottarono il vocabolo inglese kangaroo" (canguro). I linguisti
determinarono dopo ricerche che il significato di quello che gli indigeni volevano dire era "Non vi capisco"...

.......che l'80 % delle persone che leggono questo testo hanno cercato
di succhiarsi il gomito

giovedì, marzo 15, 2007

 

Cintura di sicurezza

Il Consiglio di Sicurezza della Motorizzazione ha eseguito un collaudo su una cintura di sicurezza di recente invenzione.
I risultati hanno dimostrato che gli incidenti possono essere ridotti di circa il 45% quando la cintura è propriamente installata.

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L'installazione corretta è illustrata nell'immagine allegata.

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Attività sessuale

Un'anziana coppia acquista una casetta in un paesino nel Sud della Francia per trascorrere gli ultimi anni. Dopo qualche mese il marito incontra il sindaco del villaggio che gli chiede: "Come va? Non vi annoiate troppo spero. Come trascorrete le vostre giornate?"
L'anziano risponde:
"Alle 7 sveglia: attività sessuale.
Colazione, ri-attività sessuale, doccia.
Andiamo al mercato, alle 11 ritorno, attività sessuale, preparazione del pranzo.
Aperitivo, pasto, attività sessuale al dessert.
Alle 15 piccola passeggiata con la signora.
Alle 18 ritorno: attività sessuale per non perdere l'abitudine.
Alle 19 cena leggera, una minestra, un pezzo di formaggio e un po' di attività sessuale. Alle 20 e 30 circa ri-attività sessuale mentre laviamo i piatti. Alle 21 andiamo a letto perché siamo stanchi."
Il sindaco stupefatto domanda: "Ma quanti anni avete?"
"Io 84 e Margherita 78"
"Ma complimenti!" dice il sindaco "Ma, esattamente, cosa intende per "attività sessuale"?"
"Mi rompe i cogli...!"

lunedì, marzo 12, 2007

 

vero barese

1. Beve solo ed esclusivamente Peroni da tre quarti (e lotta contro la
diffusione della Dreghèr da 33 o della Raffo tarantina).
2. Ha mangiato
almeno una volta i frutti di mare sul porto (contrastando la
concorrenza sleale della costa di San Giorgio): in particolare, si
esibisce nel risucchio di ricci (rabbrividendo all'idea che in Giappone
li credono velenosi) o taratuffi.
Corollario 1: All'estero, ha
gridato almeno in un ristorante la mitica frase Giovane, spacchi due
cozze.
Corollario 2: Almeno una volta nella vita è finito in
ospedale per il tifo, e gli stadi non c'entrano nulla.
3. Riconosce
come sport ufficiale il Gioco della birra, anche se gli tocca fare il
sott.
4. Si riconosce dai gadgets della auto: santino di Padre Pio,
sciarpa del Bari e stemma della società accanto alla targa.
5. Da '90 al '95 ha fatto almeno un abbonamento al San Nicola.
6. Ha le maglie di
Igor Protti, David Platt e Joao Paulo.
7. Se di sesso femminile, ha
partecipato almeno una volta alla nottata delle zitelle nella Basilica
di San Nicola.
8. Consuma abitualmente (o lo ha fatto perlomeno una
volta) sgagliozze e bopizze, altrimenti le vende.
9. Conosce a memoria
tutte le canzoni di Toti & Tata e le trame delle loro sit com.

Corollario: Sa tutte le battute di Solfrizzi in Selvaggi.
10. Ha visto
con commossa partecipazione tutte le puntate de Le Battagliere.
11. Ha come profeta Gianni Ciardo, e scambia i suoi detti (sopra
alla nonna o abbasso alla commara?) per il Bignami.
12. Ha fatto almeno un bagno a
Pane e Pomodoro, contraendo in un sol colpo ebola, malaria e febbre
gialla, ma soprattutto affrontando l'impresa con la stessa fermezza con
cui un induista fa le abduzioni nel Gange.
13. Si esprime in un
linguaggio comprensibile solo dai suoi simili: usa cadenzialmente
interiezioni tipo Moh e ch cous, Mataux, e sottili metafore come Vai a
rubare a San Nicola o Ne hai fritti di polpi.
14. Compra la Gazzetta
del Mezzogiorno, ma la usa solo per foderare la cuccia del cane o la
gabbia del canarino.
15. A distanza di decenni è ancora convinto che
Business serva a tappezzare la macchina quando ci si infratta.
16. Usa passare la domenica mattina dilettandosi nella sacra arte
dell'arricciamento del polpo.
17. Consuma periodicamente panini alla
chitemmurt o chitestramurt dai panemmerda, o i panzerotti al cofano.
18. Riconosce come piatto nazionale le orecchiette alle cime di rapa,
che consuma almeno una volta a settimana.
19. Ha assistito almeno una
volta ad uno scippo a Bari vecchia.
20. E' stato sfiorato più di una
volta dal pensiero di comprare un appartamento a Punta Perotti.
21. Il grado di pericolosità di un barese si racchiude in un monito:
IAPR L'ECCHJ...
22. Ogni padre barese aspetta il momento giusto per dire al
figlio: ti devo imbarare e ti devo perdere...
23. Se ti chiami Nicola,
esistono notevoli probabilità che tu abbia origini baresi.

Corollario: Se quando ti presenti col solito Piacere, Nicola ti senti
rispondere Questa è la mano e questa è la ciola, allora ti trovi di
fronte ad un barese.
24. Ogni cuoca barese conosce una sola certezza:
La mort d'u pulp iè la cpodd.
25. Quando segna a calcetto, costringe la
sua squadra ad esultare col trenino.
26. Conosce la Questura in quanto
palazzo del piazzale dei Battiti live.
Corollario: per il barese
un po' più elevato, la Questura è il palazzo accanto al parcheggio del
Piccinni.
27. E' FERMAMENTE convinto che Se Parigi avesse lu mèr
sarebbe come una piccola Bèr. E lui a Parigi non ci è mai stato.
28. Se un inglese gli scrive Kiss so love me, si guarda intorno per capire
chi ha fottuto le uova dell'inglese.
29. Può vantarsi di aver indossato
negli anni '90 la mitica tuta acetata.
30. Parcheggia in seconda fila ANCHE con la bici.
31. Se negli anni '90 era un bambino, è cresciuto
con la convinzione che esistessero davvero bambini come Cosè Cosè.
32. Il vero barese CANOSH A SADDA'MM!
33. Nonostante il Bari in B, il Petruzzelli ancora in rovina, le autoradio
che spariscono, i parcheggi che sprofondano...ha ancora il coraggio di cantare:
Cuss addo stam iè u megghj paise.

 

Malloppone Marzo 2007

Marzo 2007

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