giovedì, giugno 30, 2005

 

HAI 2 MUCCHE ...

SOCIALISMO
Hai 2 mucche. Il tuo vicino ti aiuta ad occupartene, e tu
dividi il latte con lui.

COMUNISMO
Hai 2 mucche. Il governo te le prende, e ti fornisce il latte
secondo i tuoi (SUOI) bisogni.

FASCISMO
Hai 2 mucche. Il governo te le prende, e ti vende il latte.

NAZISMO
Hai 2 mucche. Il governo prende la vacca bianca, e uccide
quellanera.

DITTATURA
Hai 2 mucche. La polizia te le confisca, e ti fucila.

FEUDALESIMO
Hai 2 mucche. Il feudatario prende la metà del latte e si
scopa la moglie.

DEMOCRAZIA
Hai 2 mucche. Si vota per decidere a chi spetta il latte.

DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA
Hai 2 mucche. Si vota per chi eleggerà la persona che
deciderà a chi spetta il latte.

ANARCHIA
Hai 2 mucche. Lasci che si organizzino in autogestione.

CAPITALISMO
Hai 2 mucche. Ne vendi una per comperare un toro e avere dei
vitelli con cui iniziare un allevamento.

CAPITALISMO SELVAGGIO
Hai 2 mucche. Fai macellare la prima e obblighi la seconda a
produrre tanto latte come 4 mucche. Alla fine licenzi l'operaio,
che se ne occupava,accusandolo di aver lasciato morire la vacca di
sfinimento.

BERLUSCONISMO
Hai 2 mucche. Ne vendi 3 alla tua società quotata in
borsa,utilizzando lettere di credito aperte da tuo fratello sulla
tua banca. Poi fai uno scambio delle lettere di credito, con una
partecipazione in unasocietà soggetta ad offerta pubblica, e
nell'operazione guadagni 4 mucche, beneficiando anche di un
abbattimento fiscale per il possesso di 5 mucche. I diritti sulla
produzione del latte di 6 mucche, vengono trasferiti> di un
intermediario panamense sul conto di una società con sede alle
Isole Cayman, posseduta clandestinamente da un azionista, che
rivende alla tuasocietà i diritti sulla produzione del latte di 7
mucche. Nei libri contabilidi questa società figurano 8 ruminanti,
con l'opzione d'acquisto per un ulteriore animale. Nel frattempo
hai abbattuto le 2 mucche perché sporcano e puzzano. Quando stanno
per beccarti, diventi Presidente del Consiglio.

venerdì, giugno 24, 2005

 

ppt

Lady_driver_of_the_year.pps
Le_migliori_posizioni_a_letto.pps
codice_stradale.pps

lunedì, giugno 20, 2005

 

Siamo tutti sotto controllo

Per tutti quelli che hanno programmi Microsoft senza regolare licenza e usano Internet... LA MICROSOFT SA' CHI SIETE!!! Il sistema Microsoft scopre chi siete e vi cataloga. Il programma è ben nascosto all'interno degli strumenti Microsoft, ma il trucco è stato svelato da un ex dipendente. Seguite le istruzioni e rimarrete sbalorditi dal risultato!
1) Dal Menu di Avvio/Programmi/Accessori/Calcolatrice
2) Sulla Calcolatrice cliccare: Visualizza/Scientifica
3) Digitare 12237792
4) Ora cliccate sull'opzione Hex (esadecimale)
5) Nella finestra dei numeri, comparirà la vostra identificazione personale!

AVVISA I TUOI AMICI !!!

venerdì, giugno 17, 2005

 

Le storie a Milano (bellissimo ...)

Le storie a Milano nascono in palestra, in ufficio, al buffet del locale
del momento con le dita unte e il bicchiere di Negroni. Le storie a
Milano hanno delle speranze se lei mi desse il numero del suo
telefonino. Le storie a Milano sono clandestine perché il capo ufficio,
il collega, l'Ex fidanzata, l'amico, il compagno di appartamento non
deve sapere che ci vediamo. Le storie a Milano sono vagheggiate e
confessate a bassa voce alla macchinetta del caffè. Le storie a Milano
non sono fatte dai milanesi perché lei è di Brescia e lui di Torino, lui
è di Ancona e lei è di Trieste. Le storie a Milano hanno delle fasce
orarie ben precise: dopo le otto di sera, quando esco dall'ufficio, ti
chiamo. Le storie a Milano iniziano in nidi in affitto con mobili
anonimi e le valige aperte sul pavimento in fondo alla camera. E tante
volte finisco lì. Le storie a Milano si vedono il prossimo week end,
perché questo torno dai miei. Le storie a Milano hanno dei figli a
carico, la prossima udienza a settembre appena dopo le ferie, la madre
lontano che ormai non sta più tanto bene. Le storie a Milano fanno la
maratona del sesso sotto le lenzuola che non ti immagini che porca è
quella là. Le storie a Milano costano: c'è l'affitto, le bollette,
l'abito nuovo, il biglietto del treno. Le storie a Milano ci mettono un
sacco di tempo a trovare parcheggio soprattutto quando domani mattina
lavano le strade. Le storie a Milano si alimentano con le e-mail, o con
gli SMS del cellulare aziendale che leggi e trascrivi e poi cancelli. Le
storie a Milano si vedono con gli amici fuori dal cinema e poi stanno
zitte per due ore. Le storie a Milano, quando si parlano, discutono
dell'ufficio, della promozione, di quella stronza che proprio non
sopporto. Le storie a Milano vanno a vedere le mostre che non
interessano a nessuno dei due, però che bella quella foto con il
bambino. Pensa se un giorno anche noi.. Le storie a Milano passeggiano
per negozi in centro al sabato pomeriggio. Le storie a Milano comprano i
mobili all'ikea e fanno la spesa al centro commerciale alla domenica
mattina, che è l'unico momento che ho tempo. Le storie a Milano a volte
passano per l'agenzia immobiliare e sognano di continuare a Buccinasco,
ad Agrate, a Nova, a Rho che in fondo sono dei bei paesini e pensa che
hanno persino il centro. E poi le case costano meno. Le storie a Milano
fanno il mutuo. Le storie a Milano sperano che questa sia l'ultima volta
che faccio il mutuo. Le storie a Milano sperano un giorno di poter
tornare a casa. In provincia. Le storie a Milano vivono tutti i giorni
con la cravatta appesa al collo, le scarpe lucide un po' strette e il
computer a tracolla. Le storie a Milano si incontrano poco e quasi mai a
Milano ma in campagna, al lago, al mare. Le storie a Milano vanno in
vacanza il più lontano possibile da Milano. Le storie a Milano iniziano
a trentacinque anni. Le storie a Milano, però, iniziano spesso per non
restare soli. Le storie a Milano siano chiare che ci vediamo ma per
adesso senza impegno. Le storie a Milano partono con il ricordo delle
storie passate, quelle che non sono mai arrivate a Milano. Ma pesano
ancora tantissimo. Le storie a Milano si fidano poco. Le storie a
Milano, forse scopano tanto ma non si abbracciano quasi mai.

di Antonio Savoini


Vivimilano in 60 righe

This page is powered by Blogger. Isn't yours?